Con il passare del tempo, in molti casi, si affievoliscono ricordi, usanze e modi. Tutto viene semplificato da quella costante che si chiama “approssimazione” rendendo ogni cosa a volte superflua, inutile ed incomprensibile, ormai, ai gusti sempre più scelerati della gente.
Tuttavia, parlando di matrimoni, risulta sempre più difficile attenersi ad un, per così dire, galateo di comportamento che dovrebbe esser seguito sia dagli sposi che dagli ospiti.
Iniziamo:
Galateo del matrimonio, dal momento dell’arrivo della partecipazione al ricevimento di nozze: ecco le risposte pratiche alle domande che tutti ci facciamo quando siamo invitati a un matrimonio (figuracce, addio!).
Le Partecipazioni
Ricevuta la partecipazione buona creanza vorrebbe che si facesse un telefonata per ringraziare gli sposi, anche perché così avrete subito modo di informarvi su un altro nodo cruciale che è il regalo.
Ma andiamo con rodine: non fate i furbi e leggete bene a chi è indirizzata la partecipazione. Se c’è scritto “Famiglia Banchini” allora potrete portarvi, sempre che lo vogliate, appresso il figliolame, se invece vedete scritti i nomi della coppia allora i bimbi sono pregati di rimanere a casa, se c’è solo il vostro nome dovreste cortesemente andare da sola (e di che vi lamentate?).
Non imbucate bambini laddove non siano fortemente desiderati, perché rischiate di essere gli unici a dovervi affannare per farli stare buoni durante un evento per loro, diciamolo, piuttosto noioso.
Il regalo